venerdì 10 novembre 2006

Roma


Gli scienziati dicono che la felicità è tutta una questione di Chimica. Si è felici quando infinitesimali glandole simili a quelle che producono le lacrime che traboccano dagli occhi, cominciano a colare nel cervello alcune sostanze chimiche naturali e lo riempiono di felicità.
Tutto qui.
Dove sono gli angeli? Ed i Demoni?
Tutto molto semplice, dunque, pare.Peccato che il cervello sia una cosa estremamente complessa, però.
Non basta una pillola.
L'uomo della pompa di benzina storce la bocca, anche lui non vuole ch'io parta? O è solo una questione d'orario?
Il pieno, per favore.
Armeggia con la pompa, mentre pensa che magari potrebbe aver già chiuso il suo gabbiotto ed essere per la strada verso casa.
Casa a volte è felicità, non è vero? Ma casa a volte è prigione, altre nostalgia, ecco che allora casa non è più felicità, ma pensiero da metter di nascosto nel cassetto, che il petto non senta più quel peso, come se non avessi digerito, qualcosa che m'è rimasto sullo stomaco e che non va giù.
Allora accendo la radio, ma non parole e musica e nemmeno solo musica, ma parole, solo parole, che come zanzare ti devono far restare desto e sveglio, attento a quel che puoi pensare, attento a quel che ti può far male pensare. Ed è notte, meglio che sia notte, così da non vedere i colori dell'autunno, che mi s'addice così tanto, con tutti quei discorsi sulla natura che va in riposo dopo gli ultimi sfolgorii, il riposo letargico dell'inverno.
Quanti inverni ancora? No, sul serio, pensaci un po'. Hai rovistato nel tuo armadio ed hai tirato fuori il tuo giaccone blu invernale, quello da viaggio, quello che da una vita intera ti rammenta partenze e mai arrivi, ma quando lo hai preso tra le mani puzzava da cane bagnato, puzzava di sfortuna: t'ha perfino fatto starnutire. Così eri indeciso se rimetterlo a posto e non farne di niente. Hai aspettato ancora un po', forse che passasse qualcuno di lì e ti dicesse buon viaggio, senza buonsenso, senza motivo, avresti qualche domanda da fare ed anche qualche ultima piccola verità da rivelare, ma non se ne fa di niente, come sempre, d'altronde.
Ed ecco perchè qui, alla Stella Maris Viaggi, abbiamo organizzato un bel viaggio premio per te, un road-book completo di soste di ristoro dove assaggiare le mille fantastiche specialità regionali, escursioni per visitare castelli da favola dove magnifiche hostesses ti narreranno delle sorellastre di Biancaneve e della matrigna di Cenerentola, della serva della Guardiana delle Oche, del cane chiamato Spaccaporte di Ferro, Del Gatto con gli Stivali delle Sette Leghe, del Mago delle Catacombe di Sitri; dormirai negli ostelli dei Pellegrini e prima di addormentarti leggerai le loro storie incise sui muri, storie di strade sbagliate, di percorsi accidentati e sfibranti, di speranze perdute e poi ritrovate, di corvi parlanti e di Circe e i maiali, di banditi mascherati e di bandite innamorate, di forme di vita che appaiono nella notte e che muoiono all'alba, d'inganni, di pene, di rabbia, di stanchezza.
Bon voyage.
Eh sì.
Fanno presto a dirlo quelli dell'Agenzia. Buon viaggio, grazie.
A volte non basta una vita, per arrivare a Roma.

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